Allegoria: Nel volume collettivo apparso quest’anno ed intitolato A che serve la letteratura, lei scrive che «il cinquantenario della morte di Auerbach può essere una buona occasione per rompere con le mode dell’autoreferenzialità e della intertestualità, che ci ripetono da quarant’anni che la letteratura parla di se stessa e non del mondo». Perché?
Francesco Orlando: Da quando – almeno dal 1980 in poi, forse già dagli anni Settanta – le mode dell’autoreferenzialità e dell’intertestualità hanno preso il sopravvento, le teorie che riflettevano sul rapporto fra letteratura e realtà o tra letteratura e società sono scomparse. Aggiungo che le più autorevoli fra queste teorie procedevano tutte, in qualche modo, dalla grande cultura di ispirazione marxista, italiana e non.
Fai sul pulsante in basso per scaricare l'articolo completo in formato Acrobat PDF.
Se vuoi abbonarti alla rivista o acquistare la versione cartacea fai clic sul pulsante per accedere alla pagina acquisti e abbonamenti.
Lascia un commento