Il saggio propone un’analisi della struttura romanzesca e del narratore di Works di Vitaliano Trevisan, indagando le peculiarità dell’opera nel quadro della diffusione della narrativa italiana sul lavoro negli ultimi due decenni. A dispetto di una materia narrativa molto ampia e stratificata, si individuano forti elementi di coesione narrativa e motivi di interesse critico: linearità della progressione d’intreccio, compattezza e presenza scenica della voce narrante,commistione di partecipazione e distanza dal mondo rappresentato, illustrazione coinvolgente dei paesaggi antropici e socioeconomici del nord est italiano.
The paper investigates Works by Vitaliano Trevisan in the context of the massive spread of recent Italian fiction represents working conditions. Focus is put on the novel’s narrative structure and on the traits of the first-person narrator. Along these lines, it is argued that despite the novel’s very long plot and its apparent hybrid construction, the book has remarkable cohesive features that arouse critical interest: linear storyline, strong stage presence of the narrator, participation and distance in the representation of the workplace dynamics, enhancing portrayal of the Italian North-East anthropic and socio economical landscapes.
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