In questo saggio l’autrice si sofferma sul rapporto tra pedagogia nazionale e costruzione del maschile in un ampio campione di testi della letteratura della prima guerra mondiale. Esplorando lo spazio immaginario nel quale diversi modelli del maschile vennero elaborati e negoziati, l’obiettivo è quello di provare a stabilire se, prevalentemente, questo esteso corpus di testi costituisca il sintomo di una crisi del maschile – e non la base imprescindibile della retorica virile fascista – e se esso, nel pensare, rappresentare e raccontare il maschile, rinforzi la pedagogia della nazione o se piuttosto non la incrini.
In this paper, the author tackles the interplay between national pedagogy and the social construction of masculinity in a wide range of texts of the Italian literature of the First World War. By exploring how masculine patterns were worked out and negotiated in literary texts, the paper aims to discuss two main issues: 1. whether this ample textual corpus is a symptom of the crisis of early-twentieth-century masculine identity at large or simply the ground of virile fascist rhetoric; 2. whether, by rethinking, reimagining and retelling masculinity, such a corpus boosts the national pedagogy or rather undermines its tenets.
Fai sul pulsante in basso per scaricare l'articolo completo in formato Acrobat PDF.
Se vuoi abbonarti alla rivista o acquistare la versione cartacea fai clic sul pulsante per accedere alla pagina acquisti e abbonamenti.
Lascia un commento