Il saggio analizza alcuni testi autobiografici di Primo Levi concentrandosi in particolare sugli autoritratti incipitari che compaiono nella sua produzione tra la seconda metà degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Sessanta. Il rapporto tra rappresentazione dell’io, modulazione vocale e gamma tonale in ciascuno di questi testi può costituire uno strumento utile per comprendere la composizione, la struttura e la postura autoriale di un’opera successiva (ma stratificata) come Il sistema periodico.
The essays examines some of Primo Levi’s autobiographical texts, focusing especially on the self-portraits which open his stories between 1955 and 1961. Their features – the relationship between self representation, vocal modulation and tonal range – can be a useful tool to understand the composition, structure and author attitude of a later (but stratified) work such as The Periodic Table.
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