Nell’avvicinare un libro dalle prospettive così ampie, credo sia opportuno andare per ordine, e tentare di affrontare le questioni centrali cominciando semplicemente (banalmente) dalla Premessa, dove l’autore fa qualche dichiarazione programmatica sull’impianto complessivo del libro.
Innanzitutto, scrive Bertoni, questo libro non è né una «teoria generale», né una «storia sistematica» del realismo; non potrebbe esserlo, d’altra parte, senza dovere ricorrere a scorciatoie o a definizioni inevitabilmente generiche: oggetto del libro è semmai – sono sempre parole dell’autore – «un’inquieta riflessione sulla letteratura» e sul suo «ambiguo, paradossale rapporto» con ciò che chiamiamo realtà. Poi Bertoni resta fedele all’assunto: si interessa proprio di quello che mi pare sia il punto fondamentale di interesse, il «rapporto» tra il mondo della finzione e il luogo in cui sembra avere origine, il cosiddetto mondo della realtà.
Fai sul pulsante in basso per scaricare l'articolo completo in formato Acrobat PDF.
Se vuoi abbonarti alla rivista o acquistare la versione cartacea fai clic sul pulsante per accedere alla pagina acquisti e abbonamenti.
Lascia un commento