Nel 1988-1989 ( ero al primo anno di università) ho seguito uno dei numerosi corsi che Francesco Orlando ha dedicato, nella sua carriera, al soprannaturale. Ne ho ricordi non so quanto affidabili, ma che solo in parte collimano con il volume della cui pubblicazione dobbiamo essere grati a Stefano Brugnolo, Luciano Pellegrini e Valentina Studi. Leggendolo, ci ho ritrovato infatti analisi su testi che Orlando aveva spiegato a lezione e che avevamo in programma, da Ariosto a Shakespeare a Kafka, e che davano ai suoi corsi il tono, il fascino e l’attrattiva che erano loro propri: Orlando ci avvicinava al grande canone della letteratura occidentale, e insieme lo interrogava con categorie che, pur dialogando con quelle della storiografia, non coincidevano con esse. Ho trovato, anche, solo accenni ad altri testi che invece ricordavo aver meritato una particolare attenzione…
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