Chi ha paura di Elena Ferrante? Cosa ha spinto non pochi giurati dello Strega e non pochi giornalisti a reagire in modo scomposto verso la candidatura della scrittrice al Premio? Per quale ragione i suoi libri vengono pressoché ignorati dal dibattito universitario italiano, mentre in Nord America sono al centro di convegni, seminari, pubblicazioni autorevoli? Eppure, la quadrilogia dell’Amica geniale è una delle opere più interessanti di questi anni ed ha riscosso un enorme successo di pubblico in Italia non meno che negli Stati Uniti e nei paesi di lingua inglese.
Abbiamo pensato di discutere dell’Amica geniale in questa sezione di «allegoria» ospitando un dibattito sulla quadrilogia il più possibile aperto – disponibile cioè a confrontarsi anche con giudizi di valore negativi, purché argomentati – attraverso il punto di vista di undici critici italiani e non, specialisti e non di Elena Ferrante. Tra questi, quattro studiose radicate nella vasta area anglofona analizzano i Neapolitan Novels anche dalla prospettiva del successo internazionale e delle sue ragioni implicite.
In anteprima sul sito di “allegoria” è possibile leggere i saggi di Laura Benedetti e Tiziana de Rogatis.
(Tiziana de Rogatis)
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