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rivista semestrale

anno XXXVI - terza serie

numero 89

gennaio/giugno 2024

Ilaria De Seta – Giuseppe Antonio Borgese, Rubè

[ a cura di A.R. Daniele, BUR, Milano 2023 ]
[ a cura di G. De Leva, Ledizioni, Milano 2023 ]

A fine 2023 sono uscite a ridosso una dell’altra due nuove edizioni del capolavoro di Borgese, Rubè: una curata da Antonio R. Daniele per la Biblioteca Universale Rizzoli, e l’altra da Giovanni De Leva per la «BIT&S» Ledizioni. Colpiscono le due copertine: all’insegna della solarità quella della Rizzoli, gialla e azzurra a risarcimento della «Sicilia senza aranci», formula impiegata da Giulio Caprin nel suo Ricordo di Borgese (e che potrebbe far pensare alle arance di Vittorini delle Conversazioni in Sicilia); focalizzata sul protagonista primo-novecentesco la seconda, che rimanda, con il particolare di un ritratto di Egon Schiele del 1918, all’introspezione autodistruttiva del «fallito» Filippo Rubè, fratello di Zeno Cosini e Pietro Rosi. La prefazione di Elvira Saponara (BUR) e l’introduzione di Giancarlo Alfano (BIT&S) evidenziano il pregio e l’attualità del romanzo a distanza di un secolo dalla sua prima uscita (una neo-canonizzazione).

Nell’edizione BUR corposa e informata è l’introduzione di Daniele; e se è sintetica ma molto accurata la cronologia della vita e delle opere, la bibliografia si rivela discorsiva ed estesa su dieci pagine divise in pertinenti sezioni. Sorprendono inoltre positivamente in questa edizione, uscita in una collana che si rivolge al grande pubblico e che riporta Borgese nella grande distribuzione libraria, le cospicue e documentate note raccolte alla fine del romanzo con una particolare attenzione all’uso della lingua, una novità negli studi su Borgese. Completa il volume un’appendice con una scelta di recensioni americane, riflessioni autografe e lettere con i Mondadori, tratte dal Fondo Borgese della Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze e dalla Fondazione Mondadori di Milano.

La «BIT&S» si presenta dal frontespizio come «Edizione commentata» ed è parte di una serie sul contemporaneo, con imponente comitato scientifico, offerta anche in open access e rivolta (è implicito) a un pubblico colto. La prima preziosa informazione fornita dal curatore riguarda la cronologia delle edizioni del romanzo. Le note sono in questo caso collocate a piè di pagina, per una fruizione immediata, talora puntuali ma che si dilatano, in un registro saggistico, quando si tratta di questioni storico letterarie e potrebbero costituire un testo a sé di De Leva, conoscitore di Borgese e già autore di brillanti studi su Rubè. Completa il volume la bibliografia, una raccolta di opere citate.

Allo studioso si consiglia la consultazione delle due edizioni, al lettore “comune” la libera scelta. È inoltre appena andata in libreria una raccolta di Romanzi e racconti di Borgese, per La Nave di Teseo, 2024, senza note – con prefazione di Salvatore Ferlita e introduzione di Gandolfo Librizzi (Librizzi ricorda che Rubè è il romanzo rappresentante del 1921 nella lista dei 150 libri che hanno scandito la storia d’Italia nell’esposizione 1861-2011 L’Italia dei libri in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia). È inusuale l’inclusione nel corpus dei romanzi della Tragedia di Mayerling, 1925, un testo effettivamente salvato dall’oblio e che merita attenzione (ritrae l’ottocentesca società austroungarica come il coevo Semmelweiss, 1924, di Louis Ferdinand Céline). Da rileggere anche il romanzo breve Tempesta nel nulla, rappresentazione del baratro che Borgese attraversò nel 1931 con la figlia Nanni partendo dall’Italia fascista per un sofferto quanto vitale ventennio americano. Durante quegli anni Borgese elaborò tra le altre opere Golia. Marcia del fascismo e Fondamenti della repubblica mondiale, entrambi riediti in italiano da La nave di Teseo nel 2022.

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