Con questa conversazione presentiamo e discutiamo un saggio di Filippo Pennacchio, uscito per Mimesis nel 2020: Eccessi d’autore. Retoriche della voce nel romanzo italiano di oggi.
Occupandosi di alcuni dei testi più importanti e rappresentativi dell’ultimo decennio (2010-2019), il libro cerca di tenere insieme e trovare un denominatore comune a molti dei più discussi fenomeni della letteratura contemporanea.
Autofinzione, saggificazione, egofonie, autorialità, e molte altre questioni sono qui messe in gioco attraverso il problema degli “eccessi d’autore”. Che cosa ci dicono questi eccessi sulla narrativa del presente? Di che postura autoriale si fanno riflesso? Di che bisogno si fanno testimonianza? A parlarne, insieme all’autore, ci sono Filippo Gobbo, Gloria Scarfone e Carlo Tirinanzi De Medici.
«Chi racconta è salito in primo piano, offuscando personaggi, azioni e oggetti. Narratori onniscienti, prime persone che monopolizzano il racconto, autori che si mettono in scena finzionalizzando parti più o meno ampie delle proprie vite, o che prendono la parola per intrattenere il lettore sugli argomenti più diversi».
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