Nell’evoluzione del racconto moderno, la Metamorfosi di Kafka occupa un posto unico: costituisce una sorta di cerniera fra una short story genericamente modernista, e le istanze “ontologiche” che, nel corso dell’intero Novecento, quindi nei primi anni Duemila, la trasformeranno in uno dei generi più tipici della narrativa contemporanea. Il saggio indaga questo processo mettendo a fuoco, in esso, soprattutto il cronotopo bachtiniano della “stanza”: un tema ricorrente, un elemento quasi metatestuale che permette di collegare fra loro dodici short stories (da Kafka a Wallace) che scandiscono la trasformazione del genere fino alla letteratura dei nostri giorni.
Franz Kafka’s Metamorphosis enjoys a unique place in the evolution of the modern short story: it represents a link between a generically “modernist” tale and the “ontological” instances that, in the whole XX century and then at the beginning of the XXI, will turn it into one of the most typical genres of contemporary narrative. The essay aims to analyse this process by focussing on the Bachtinian chronotope of the “room”. This is a recurring theme, an almost metatextual element allowing the tight connection among the twelve short stories (from Kafka to Wallace) and showing the transformation of the genre until present time literature.
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