L’articolo ricostruisce la ricezione di Said in Israele, a partire da una duplice interpretazione che di lui è stata data, come “intellettuale” e come “politico”. Se a livello di opinione pubblica è stato il Said “avversario politico” ad essere maggiormente conosciuto – e contrastato – è stato, però, il Said “intellettuale” a influenzare maggiormente Israele, soprattutto per il contributo che ha dato alla nascita del post-sionismo, che ha messo in discussione una serie di miti relativi alla nascita e alla costruzione di Israele.
The article focuses on Said’s reception in Israel and argues that he has been perceived in a dual way, for his “intellectual” and his “political” status. If the majority of the Israeli public opinion has acknowledged – and opposed – Said as a “political enemy”, it is Said as an “intellectual” that has mainly influenced Israel by highly contributing to the birth and development of post-Zionism, which has challenged several myths concerning Israel’s birth and development.
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