A vent’anni dalla sua pubblicazione, questo saggio ripercorre i concetti cruciali di Radici dell’io di Charles Taylor, un’opera filosofica che ha contribuito ad una definizione dell’ideologia individualista in un’ottica genealogica e di lunga durata. Si tratta per Taylor di mostrare la compatibilità, sul piano pratico, tra due tradizioni apparentemente antitetiche, quella dell’espressivismo romantico, incentrata su compiti etici di natura individuale, e quella dell’universalismo liberale, che persegue beni collettivi come la giustizia e la benevolenza verso gli altri. Taylor non sembra però considerare la natura aristocratica degli ideali dell’espressivismo, che una volta diffusi nella società di massa si realizzano spesso in forme farsesche e regressive, come la cultura imperante del narcisismo ben dimostra.
Charles Taylor’s Sources of the Self (1989) contributed to the definition of the individualistic ideology from a genealogical and long-term perspective. Taylor shows the compatibility of two apparently opposed traditions: that of the Romantic expressivism, which focuses on individual ethical questions, and that of the liberal universalism, which pursues collective goods such as justice and benevolence. Taylor does not take into account the aristocratic nature of the expressivistic ideals, which in a mass society often develop in grotesque and regressive forms.
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