• Il saggio vuole analizzare il rapporto problematico fra Said e il mondo della musica, sia sotto il profilo biografico che critico-estetico. Interessi e scelte di campo puntano a distanziarsi dal conformismo teatrale e dei programmi esecutivi, privilegiando esecutori ed autori eccentrici e provocatoriamente sperimentali (Gould, l’ultimo Strauss, il tardo Beethoven). Il rapporto con Adorno, inoltre, costituisce il baricentro di un pensiero musicale e filosofico, proteso tuttavia a individuare alcune vie d’uscita rispetto all’estetica negativa del francofortese.
• The essay analyses the problematic relationship between Said and the music world, both in biographical and aesthetic terms. Said’s interests and choices within this field distance him from the conformity of theatrical and opera programs, since he focuses on eccentric and experimental performers and authors (Gould, the last Strauss, the late Beethoven). The relationship with Adorno is the centre of gravity of Said’s musical and philosophical thought; the Palestinian critic attempts however to find a way out of the former’s negative aesthetics.
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