Il saggio contesta l’attribuzione di Zeno alla famiglia degli inetti otto-novecenteschi e propone una caratterizzazione del personaggio che insista sulla sua capacità di adattamento e di successo. In particolare tenta di stabilire un parallelismo fra il modo in cui il personaggio-narratore vive il rapporto con il denaro e con le donne, nonché con il ricorso sistematico alla figura dell’ironia. Il suo successo appare assicurato dal doppio privilegio di classe e di genere, di cui l’ironia stessa è una manifestazione.
The essay rejects the idea that Zeno would be part of the family of the inept in the 19th and 20th centuries and proposes to define the character by insisting on his ability to adapt and succeed. In particular, the essay attempts to establish a parallelism between the way the character-narrator practices his relationship with money and with women and incorporates into this same strategy his systematic recourse to the figure of irony. His success appears assured by the dual privilege of class and gender, of which irony itself is a manifestation.
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