La critica letteraria, accanto alla vicenda intellettuale, ha una propria dimensione stilistica e retorica. La letteratura circostante di Simonetti si presenta come caso esemplare delle forme critiche oggi emergenti non solo per le idee e il “metodo” ma anche per i campi metaforici che mobilita: il “circostante” del titolo allude al prevalere della dimensione spaziale su quella temporale, la citazione di Fassbinder in esergo («Ciò che siamo incapaci di cambiare dobbiamo almeno descriverlo») invita alla rinuncia di ogni residuo giudizio o intervento sull’esistente.
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