La grande bellezza di Paolo Sorrentino rappresenta il ritrarsi della grande bellezza. La bellezza si ritrae – fatalmente – da tutto: dall’arte contemporanea (irrisa in due performance estreme), dalla spiritualità (incarnata da un cardinale appassionato solo di ricette e da una mistica sdentata che dice frasi pseudo-profonde), dalla ispirazione letteraria del protagonista Jep Gambardella (autore di un solo libro e ossessionato dalla manutenzione del corpo), dal viso di chi si rivolge a un chirurgo plastico un po’ cialtrone, da Roma e dall’Italia, dalla vita contemporanea…
Fai sul pulsante in basso per scaricare l'articolo completo in formato Acrobat PDF.
Se vuoi abbonarti alla rivista o acquistare la versione cartacea fai clic sul pulsante per accedere alla pagina acquisti e abbonamenti.
Lascia un commento